Territorio del Lugana
Immerso nel suggestivo paesaggio a sud del Lago di Garda, il territorio del Lugana si distingue per la sua vocazione vitivinicola e per la produzione di vini dalla grande personalità. Un territorio ricco di storia, leggenda e tradizione che si ritrovano oggi nella produzione di vini bianchi che racchiudono il fascino e l’unicità di questa terra. Scopriamo insieme dove viene fatto il Lugana.
La storia del territorio
La sponda meridionale del Lago di Garda possiede una storia affascinante. Un tempo, quest’area era completamente ricoperta dalla “Selva Lucana”, un fitto bosco paludoso. Solo a partire dal Quattrocento, grazie alla bonifica promossa dalla Serenissima Repubblica di Venezia, la zona si trasformò gradualmente in terreni coltivabili, principalmente dedicati alla produzione di cereali. Tuttavia, la presenza della vite in questo territorio risale all’Età del Bronzo: lo testimoniano i famosi vinaccioli di Vitis Silvestris rinvenuti presso le palafitte di Peschiera del Garda.
Leggenda e storia si intrecciano nella narrazione delle vicende legate al poeta Catullo, al re ostrogoto Teodato e, in epoca più recente, a Isabella d’Este Gonzaga, che durante un viaggio verso il Garda assaggiò le “bellissime uve” presso i ruderi della villa romana di Sirmione. Ma è solo a partire dal XVI secolo che il vino bianco di queste terre comincia ad assumere un’identità specifica. Lo attestano le prime menzioni storiche, come quella di Andrea Bacci, che nei suoi scritti del 1595 descrive gli “squisiti Trebulani”, e di Ottavio Rossi, che nelle sue Memorie bresciane del 1693 parla del vino “gagliardo e soave” della “fangosa Lugana”. Iniziano così a diffondersi la fama e l’apprezzamento per questo vino.
Dove viene fatto il vino Lugana?
Come scrisse il giornalista Zeffiro Bocci, il Lugana è una zona “bifronte” per la sua doppia appartenenza regionale, lombarda e veneta. La parte lombarda della denominazione, con quattro comuni su cinque (Desenzano, Sirmione, Pozzolengo e Lonato) in provincia di Brescia, vanta la maggioranza sia in termini di comuni che di ettari vitati.
Dal punto di vista vitivinicolo, il territorio del Lugana si divide in due zone principali:
- la prima, più ampia e pianeggiante, si estende lungo l’entroterra tra Desenzano, Sirmione, Pozzolengo e Peschiera. Quest’area è caratterizzata da argille compatte e rappresenta il cuore pulsante della denominazione. Qui, tra Rovizza e Lugana, si trovano le zone storiche ed elettive del Lugana, dove nascono i vini con lo stile più “lacustre” e minerale;
- la seconda zona, più orientale e collinare, si sviluppa da San Martino della Battaglia verso Pozzolengo e Lonato. Le argille qui si fanno più sabbiose, i rilievi sono dolci e ondulati (con altitudini che non superano i 130 metri) e i terreni sono più morenici (soprattutto verso Lonato), con una buona presenza di elementi ghiaiosi. I vini di questa zona sono meno minerali, hanno una buona acidità e sono di corpo.
Questa duplice anima, lombarda e veneta, conferisce al Lugana un carattere unico e distintivo, frutto di un terroir complesso e sfaccettato che si riflette nelle particolarità dei suoi vini.
Il terroir della zona Lugana
Le colline del Lugana, caratterizzate da argille stratificate di origine morenica e natura sedimentaria, prevalentemente calcaree e ricche di sali minerali, determinano il patrimonio organolettico del Lugana. I vigneti, posti in una fascia che diviene via via più sabbiosa salendo verso le colline, donano al vino profumi intensi con note di mandorla e agrume. Il terreno, inoltre, conferisce al Lugana una spiccata acidità, una sapidità e una struttura ben equilibrata.
Un ruolo fondamentale è giocato anche dal microclima della zona, influenzato positivamente dalle brezze temperate del Lago di Garda. Il clima mite e costante, con escursioni termiche contenute tra il giorno e la notte, crea una “culla climatica” perfetta per valorizzare le peculiarità della Turbiana, il vitigno autoctono da cui si ottiene il Lugana.
Dalla terra al clima, passando per il vitigno autoctono, il terroir del Lugana si configura come un connubio perfetto, in grado di conferire al vino le sue caratteristiche uniche e inconfondibili.